DIZIONARIO UNIVERSITARIO

By WildBoy, 30 Novembre, 2005

Capisco che magari gli studenti universitari hanno di meglio da fare che passare di qui, ma mi faccio comunque promotore di un' iniziativa che sta portando avanti un gruppo di squinternati universitari (tra gli altri anche mio fratello):

Guida all’università: slang, luoghi, storie brutte che dovresti conoscere prima di iscriverti all’università.

Questo è un gioco letterario. Si tratta di costruire una guida. Una guida all’università, precisamente. Se fate scorrere la sbarra alla vostra sinistra vi accorgerete che questa guida raccoglie in ordine alfabetico la definizione di alcuni luoghi comuni del linguaggio universitario-giovanile. Lo scopo del gioco è creare un database di definizioni divertenti che verranno mensilmente pubblicate su un magazine universitario a diffusione nazionale, “U”, interessato, pare, a questa iniziativa. Partecipare è facile. Tutto quello che dovete fare è scrivere la vostra definizione su questo esempio:

Citazione:
Titolo: ATTIMO caffè: situato sullo spigolo di un’incrocio, questo bar è particolarmente apprezzato dagli studenti di economia che possono ordinare uno spritz take away comodamente seduti nella loro Mini Cooper. Infatti basta accostare il mezzo al marciapiede ed aspettare che il cameriere venga a prendere le ordinazioni al tuo finestrino. Spesso, quando passa qualche amico, gli automobilisti accendono le quattro frecce in un festoso segno di saluto, causando frequenti tamponamenti. Oltre alla clientela dell’area giuridico economica, sono stati avvistati anche alcuni scienziati della comunicazione. Adatto per: frequentare tutte le lezioni del primo anno e recuperare appunti.

Università e autore: (università di Verona, Fil & Mauri ’83)

Dopodiché spedite il tutto, mettendo nell’oggetto della mail il titolo della vostra definizione, all’indirizzo , in modo da facilitare la catalogazione delle nuove voci.

Se desiderate partecipare a lungo termine, avvisatemi: vi inserirò nella mailinglist, così ogni fine settimana riceverete la guida completa con tutte le nuove definizioni. Non c’è limite a cosa rientra in una guida all’università, potete parlare dei professori, potete copiare frasi che avete letto nel bagno dei maschi, potete parlare del fatto che il prof di storia sembra vostro padre, dei locali che frequentate, potete aggiungere un sinonimo ad una parola già definita, potete anche solo leggere ed esprimere la vostra opinione. La fantasia e l'espressione di un punto di vista originale sono lodevoli, il tupiloquio non è vietato ma si può essere più filosofici ;) Inoltre, se conoscete qualcuno che può essere interessato alla cosa, non esitate a diffondere la mail. Forza, ragazzi, come dicevano i Franz Ferdinand nel primo album, this fire is out of control e, se esce una cosa carina non si sa dove può approdare questa guida all'università.

Acquario: aula studio posizionata al piano terra dell’ala di Lingue. Quest’aula studio si chiama “acquario” perché per via delle ampie vetrate che costituiscono il suo muro interno, di modo che chi passa per il corridoio ci guarda dentro come ad un acquario. Si tratta di un aula affollatissima, per trovare un posto è necessario arrivare verso le sei e mezza del mattino. Si sa di alcuni studenti che per tenersi il posto occupato, nottetempo bivaccano nell’acquario.
(Università di Verona, Loris)

Alle Pinte: la pausa thé d’eccellenza si consuma in questo locale. È inoltre reperibile qualche primo pasto e qualche gradevole snack. Nonostante l’ampio spazio interno, tutti preferiscono fare vetrina esternamente per vedere chi passa sulla strada. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Alter Ego disco club (meglio noto come Alter e basta): punto di riferimento per la gioventù veronese, discoteca che accoglie i giovani fin dalla tardo adolescenza (15-16) e li accompagna per il resto della vita. Posizionata sulle Torricelle, alture alle porte di Verona, l’Alter è fornito di ampie vetrate da cui si può ammirare uno splendido panorama. In genere nessuno ci fa caso, perché tutti alle vetrate ci appoggiano le spalle per vedere chi passa al centro della pista. L’Alter ospita spesso djs famosi e fashion victims in decadenza. Celebri i mercoledì universitari e le cene di Gigi, il proprietario. Su di lui si narrano numerose leggende (pare che compaia anche nella Bibbia). (Università di Verona, Fil & Mauri)

ATTIMO caffè: situato sullo spigolo di un’incrocio, questo bar è particolarmente apprezzato dagli studenti di economia che possono ordinare uno spritz take away comodamente seduti nella loro Mini Cooper. Infatti basta accostare il mezzo al marciapiede ed aspettare che il cameriere venga a prendere le ordinazioni al tuo finestrino. Spesso, quando passa qualche amico, gli automobilisti accendono le quattro frecce in un festoso segno di saluto, causando frequenti tamponamenti. Oltre alla clientela dell’area giuridico economica, sono stati avvistati anche alcuni scienziati della comunicazione. Adatto per: frequentare tutte le lezioni del primo anno e recuperare appunti. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Aula mac: sita nel sotterraneo del CLA, è l’aula computer per intellettuali (non c’è mai nessuno dentro). I Mac, infatti, sono computer di ultima generazione ma ciò che scarseggia sono gli studenti di ultima generazione, in grado di capire il loro funzionamento. È partito un bando per utilizzarli come tv. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Aula pc win: sita nell’ala di Lingue, in prossimità dell’acquario, quest’aula avrebbe scopo didattico e, da quando la pornografia è stata accettata nella cerchia delle discipline accademiche, l’investimento ha raggiunto il suo scopo. Tutti vengono qui per: giocare, chattare, scaricare la mail, guardare foto, mandare sms. Controindicazioni: l’aula è inaccessibile per il 50 % del tempo, causa le sempre più frequenti lezioni tenute da insigni docenti laureati ITC. NB. Il toner della stampante è scarico dal 2002. Corre voce che una gara d’appalto sia stata indetta per il 2007. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Aula studio San Vitale: sorella brutta della Frinzi, il locale è costituito da due piani autogestiti da studenti. Sfortunatamente solo il primo piano è agibile. Banchi e sedie del ’48 (effetto vintage), vicini che strillano, parcheggio selvaggio. Mancano alcuni optional, tipo aria condizionata, riscaldamento, silenzio e concetrazione. L’atmosfera è quella dei capannoni del pollo aia con tanto di luci accese ininterrottamente. Sovraffollato, aria spesso irrespirabile e fetida. Frequentato per lo più da: chi non trova posto in Frinzi, chi abita in via San Vitale, chi ha l’esame il giorno dopo, audaci donzelle e qualche fashion victim emarginata da altri ambienti. Adatto per: ogni tipo di clientela, l’area fumatori è particolarmente consigliata per riflessioni sui propri cicli di studio. CURIOSITà: si narra che ci siano libri parcheggiati lì da più generazioni. Tenta la fortuna! Potresti studiare sui libri di tuo padre! (Università di Verona, Fil & Mauri)

Bagni: soprattutto quelli dei maschi, luogo dell’università dove lo studente veronese si libera sia in senso letterale sia in senso metaforico. Molti fra gli studenti veronesi ricordano con piacere il lieto fine dei maldipanza grazie ai bagni dell’università. Vuoi il candore dei muri, la tiepida oscurità o la malinconia spingono il solitario pisciatore a lasciare segni del suo passaggio sopra il pulsante dello sciacquone, “Qui è scattata un’idromerda improvvisa”, recita con malcelato orgoglio una delle iscrizioni nei bagni maschili del sotterraneo dell’ala di Lingue. In effetti il palcoscenico offerto dal muro dei bagni è per molti l’unica occasione di ribadire la propria fede religiosa, le proprie convinzioni politiche, di gridare a tutti la propria opinione. “A chi piace la figa, faccia un segno sotto questa riga”, si legge nei bagni maschili del CLA, testimonianza del cameratismo veneto: aldilà delle differenze razziali, sono gli ideali veri che tengono unite le comunità. A volte imperativi morali sono scagliati contro i mali più gravi dell’Italia, come nei bagni della mensa, dove in caratteri cubitali si poteva leggere la pesante accusa sociale di un nordista, “Terroni smettetela di rubare i sussidi per il terremoto!”, e la querula risposta di un sudista, “Sì, ma almeno fatte smettere il terremoto”. I bagni dell’università di Verona, in questo senso, si fanno luogo di incontro delle frantumate identità italiane. Uno dei temi più discussi è naturalmente la politica. Ogni studente italiano ama inconsciamente la politica; questo fenomeno è in parte dovuto alla forma di governo che l’Italia si è data: teoricamente il parlamento italiano dovrebbe fungere da organo democratico al servizio delle esigenze e delle opinioni dei cittadini, praticamente il cittadino italiano e le sue esigenze non se li caga nessuno, se uno ha maldipanza, se lo tiene. Ecco perché l’italiano di primo acchito potrebbe sembrare apolitico e individualista. Questo inespresso interesse per la politica, quando trova il muro bianco di un gabinetto non può fare a meno di venire a galla, trascinando con sé memoria storica e individuale. È questo lo spirito che sottende la seguente disputa, che è possibile visitare tutti i giorni nei bagni dell’aula studio di San Vitale:

FATTI:
1) stato etico
2) corporazioni
3) difesa della razza italica

w il duce
w il fascismo
w la rivoluzione (aggiunto)

se ti rendessi conto di ciò che ha comportato il duce e il fascismo, come qualsiasi altra forma di totalitarismo, proveresti vergogna per ciò che hai scritto. Se invece ne sei convinto provo io vergogna per te.

senti “compagno” il duce e il fascismo hanno portato solo benessere in Italia altro che il tuo comunismo torna in Russia va

Dai che uno di questi giorni ti do un po’ di benessere col manganello e olio di ricino, tanto per cominciare…

Non è certo l’unica lezione politica presente sui bagni dell’università ma noi, che in questo dizionarietto non ci proponiamo altro che dare qualche accenno, passeremo a trattare dell’ultimo uso dei muri dei gabinetti all’università di Verona. Questo è un argomento spinoso, perché da una parte mette in evidenza una cosa che la popolazione veronese considerava debellata, l’omosessualità, dall’altra attiva tutte quelle reazioni di ostilità, come l’insulto, lo sfottò e la supposizione, retaggio della diffidente cultura giudaico-cristiana. Quindi, tanto per cominciare, diciamo subito ebbene sì, ragazzi, i gay ci sono anche nella felice oasi dell’università di Verona, sono fra noi e a volte sono anche più felici di noi. E usano i muri dei bagni come bacheca degli appuntamenti. “Ragazzo ventiquattrenne conoscerebbe altri ragazzi per fare amicizia e dopo… solo i belli, max trent’anni. Astenersi grassi e brutti”, ha scritto qualcuno con un pennarello indelebile nero e maliziosa civetteria (volendo solo i belli, ci fa presupporre che pure lui sia bello…). La tipica reazione dello studente veronese a siffatta proposta di outing si trova più sotto, scritta a matita: “lascia il n° di telefono che poi ci becchiamo e vengo lì con un randello di quelli pesanti”.
(università di Verona, Loris)

Bar Frinzi: anche noto come biblioteca centralizzata Arturo Frinzi o la Frinzi, pare che in origine gli studenti venissero qui per studiare, poi, almeno dal ’92, la biblioteca si è trasformata in un centro polifunzionale ricreativo. Nel bar Frinzi è possibile: chiacchierare, mangiare, bere, telefonare, dormire (c’è chi dice anche guzzare). Calda d’inverno, fresca d’estate, è l’appartamento dei sogni di ogni studente. Aperto fino alle 24, clientela eterogenea, ingresso libero, consumazioni escluse. Nel piano interrato l’area privè (emeroteca) dove si riunisce l’ultima generazione di studenti. Adatto per: feste di laurea, sfilate (al secondo piano due passerelle centrali divise da una fila di tavoli) giochi di società. Rigida selezione all’ingresso con parola d’ordine: “spritz” o alle volte “sono in tesi”. (Università di Verona, Fil & Mauri) Butei: ammasso non ben identificato di studenti. Il termine può definire un gruppo simpatico (butei giusti) o un gruppo sfigato (butei smarsi). Si differenzia dalla maraja unicamente in termini quantitativi. ATTENZIONE: importante tra i butei è non farsi sgarri, pena l’esclusione dai butei e l’interdizione a fare uso del suddetto titolo. NB. È assai difficile uscire dal giro dei butei, in quanto l’appartenenza è datta alla nascita nel comune di Verona. È possibile anche diventare butei onorari in seguito a gesta epiche quali, guidare in via Mazzini, mangiare sei kebab, essere fuori corso da sei anni. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Cambridge: il nome tradisce le aspirazioni anglosassoni di questo locale. Ottimo l’aperitivo del mercoledì, spesso trampolino di lancio per le serate danzanti su all’Alter Ego disco club (vedi Alter). Assiduamente frequentato anche di pomeriggio tanto che per ordinare conviene passare la sera prima.
(Università di Verona, Fil & Mauri)

Campus: il vero locale internazionalista della cittadella universitaria. Grazie al suo nome acquista subito credito presso gli studenti e le studentesse Erasmus. Questo fenomeno ha due tipi di ripercussione, il primo è attirare frotte di studenti italiani, affascinati dal mito romantico della straniera figa e disponibile, il secondo è quello di creare un pidgin linguistico pressoché incomprensibile agli outsider, tanto che requisito necessario per essere assunti come cameriere al Campus è quello di sapere almeno sei lingue. Recentemente il Campus è stato scelto fra tutti i locali veronesi come sede per l’ambasciata spagnola. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Cioè:intercalare inflazionato negli anni ’90 grazie ad Ambra Angiolini, recentemente riscoperto grazie al vuoto culturale terminologico. Molto efficace soprattutto nelle situazioni di imbarazzo.

-Ti sei fatto la mia donna?

-Cioee….

È consigliabile, per un uso efficiente, l’allungamento dell’ultimo nucleo vocalico, stile calciatore: cioeeeeee
(Università di Verona, Fil & Mauri)

Chiostro di San Francesco: via vai di studenti, crogiuolo di facoltà, melting-pot universitario. Scenario di importanti decisioni storiche e strategiche, sul tipo

-Uè, caffettino o lezione?

Si narra di Mario, studente veronese, che un giorno rispose incautamente “lezione”; da allora nessuno l’ha più rivisto e si dice che il suo fantasma si aggiri nei sotterranei del CLA, alla ricerca di un bar.
(Università di Verona, Fil & Mauri)

Computer Verdi: terminali elettronici per l’iscrizione agli esami posto di fronte alla portineria dell’università dalla parte del chiostro, fra Lingue e Lettere. Causa di rallentamenti e code per tutto il corpo studentesco, i Computer Verdi sono un marchingegno infernale con il quale è difficilissimo iscriversi ad un esame. Di per sé il funzionamento dei Computer Verdi è elementare, la schermata è una normale pagina WEB, per accedere si deve inserire il proprio nominativo e la password. Gli esami a cui è possibile iscriversi si presentano come una lista da cliccare, ordinata per professore, per materia o data. Ciò che rende l’iscrizione agli esami con i Computer Verdi una missione impossibile è la mancanza del mouse. Infatti, per spostare il cursore all’interno della pagina, bisogna ruotare una pallina o usare i tasti cancelletto destra/cancelletto sinistra. Più l’utente cerca di cliccare sul suo esame, più il cursore si comporta come una scheggia impazzita. Di solito, dopo il terzo o quarto tentativo, l’utente rinuncia perché la gente dietro di lui comincia a tossicchiare e a lamentarsi. Spesso usato come luogo per darsi appuntamento, da cui espressioni molto diffuse nel gergo giovanile come “Ci si becca davanti ai Computer Verdi!”, è poi entrato nel gergo giovanile con espressioni come “Puoi scommetterci i Computer Verdi!” o “Hey, mi stai rompendo i Computer Verdi!”. (Università di Verona, Loris)

Docente: nume tutelare del sapere e del sottobosco universitario. Figura eterea e venerabile che, spesso nel caso degli italiani, vive in un mondo fatato di sua costruzione grazie ai segreti appresi dalle sudate carte. La figura del docente è distinta da quella dello studente con una rigidità che rasenta quella delle caste religiose dell’India. Il docente ha moltissimi diritti, lo studente un sacco di doveri. Il docente dispone di un posto macchina nel parcheggio sotterraneo dell’università, lo studente parcheggia dove capita. Figura emblematica e rappresentativa della setta dei docenti è il Magnifico Rettore. Contraddistinto dalla caratteristica mantellina d’ermellino, il Magnifico Rettore è il più importante dei docenti e la sua funzione è quella di presenziare al consiglio dei docenti; senza il suo assenso nessuna questione può dirsi conclusa. Il consiglio dei docenti, infine, è la seduta in cui i docenti si riuniscono per decidere le sorti degli studenti. In realtà, docente e studente sono la faccia diversa della stessa medaglia; psicologicamente parlando, sono due opposti che si attraggono e non potrebbero esistere l’uno senza l’altro. Infatti alcuni comportamenti sono tipici di entrambe le caste: sia studenti che docenti dopo la scuola si concedono grandi libagioni, sia docenti che studenti mangiano in mensa, il docente dà i voti, lo studente li prende.

Il Merda: dal greco ai Merdai, “chioschi ambulanti”. L’espressione “Il M-” indica sia il furgone con una sponda apribile, dotato di friggitrice, affettatrice, un frigo per i salumi, sia l’uomo dei panini. Deve il nome all’innato senso della pulizia e alla cura meticolosa con cui il M- rispetta le più recenti normative CEE nel campo dell’igiene. Il M- è la prima e più importante istituzione nel campo della ristorazione mediterranea ed è anche l’unica che non risente dell’avanzante cultura del fast-food. Proprio la straordinaria diffusione del fenomeno ha contribuito a fare del classico sapore dei panini del M-, un marchio inconfondibile. Il menù del Merda è vario, si va da panini con salsiccia, crauti e cipolla alle famose patatine fritte due volte, croccanti tanto dentro quanto fuori. Ciò che rende unico il sapore del M- è un segreto che tutti conoscono: le polveri sottili. I M-, infatti, si posizionano lungo le grandi arterie cittadine; in questo modo le polveri sottili si depositano direttamente sugli alimenti, affumicandoli. In vetrina, incastrata tra le buste di wurstell, spesso è possibile trovare qualche mosca morta. Il Merda indossa la caratteristica traversa bianca, macchiata qua e là da sostanze non meglio identificate, che conferiscono all’insieme un tocco postmoderno alla Jackson Pollock; si va dal ketch alla mayo o al Paraflù. Il M- è in genere un individuo dall’identità e dal passato di non facile decifrazione. L’impressione è che non ci siano scuole per diventare M-, la vita stessa, attraverso le sue prove, seleziona gli individui più adatti a diventare M-. Gli avventori del M- sono di viario tipo, si va dai tiratardi discotecari a loschi individui affetti da fame chimica, fino a solitari cow-boy metropolitani di passaggio. In realtà, nonnine comprese, tutti almeno una volta nella vita vanno dal M-. Ultimamente è nata la moda tra i M- di fare il kebab; questa, lasciatemelo dire, è un vero insulto alla decenza. Il kebab non è nella cultura del M-, che non può comprendere il divino accoppiamento tra il “picanto” e lo yogurt. Ma questa è un’altra storia. Modi di dire tipici: passiamo dal M-? Scusate, potreste indicarmi il M- più vicino? Cara, vestiti bene, stasera ti porto a mangiare dal M-. (Università di Verona, Loris)

Mensa: luogo sito nel parco della facoltà di lettere, edificio dall’accattivante architettura che gode di magnifici colonnati su buona parte del perimetro. Al suo interno si sviluppano interessanti fenomeni di dinamica sociale quali: la coda, la circola ed espressioni brutali di violenza psicologica. Per coda s’intende il fattore dato il quale si sa quando si entra in mensa ma non quando si esce (i più recenti studi dei dott. Morte e Fumetto indicano come orario ottimale d’ingresso le 12:46). Tale studentessa H.C. narra di aver conosciuto, sposato e festeggiato le nozze d’argento col suo compagno B.M. stando in coda in mensa. La circola si sviluppa, invece, essendo l’universitario/a animale sociale, quindi soggetto/a a invidia, gelosia, necessità di vanto e sana cattiveria; tale dinamica è favorita dalla presenza di ampie finestre che forniscono un ottimo punto d’osservazione sul pratino e sul cortile sottostante. Violenza psicologica è quella applicata da chi è in piedi a caccia di una sedia ai danni di chi sta per alzarsi: stando vicino al tavolo occupato con truce sguardo fisso sull’occupante si tende ad acellerare lo sgombero. Infine va detto che talvolta, seppure raramente, alcuni scellerati si recano alla Mensa per mangiare. (Università di Verona, Komi)

serata (fare la): chiassosa uscita notturna caratterizzata da: la sbronza, la macchina, passerella all’Alter, esibizione delle recenti conquiste (belle o brutte non fa differenza), abiti costosi e per lo più male abbinati, saluti ammiccamenti, strette di mano vigorose con solenni promesse di irrealizzabili prossime serate, alle volte (sempre più spesso) si conclude la serata con una bella sgommata. (Università di Verona, Fil & Mauri)

spritz: bevanda a bassa gradazione alcolica ottenuta mescolando vino bianco ad acqua gassata, Aperol o Campari. Si consuma dalle 16 alle 20 ma anche prima o anche dopo. Sarà attivo dal 2006 un corso di laurea breve in scienze e tecnologie dello sprizzato. Consiglio per gli studenti Erasmus: nell’insicurezza dei primi passi nell’intricato mondo dell’università, affidatevi a questo termine, sfigurare è impossibile. Anzi, ogni studente italiano, al solo sentire parlare di spritz, vi ricompenserà con attestati di stima quali: pacche sulla spalla, grasse risate gentilmente offerte dai butei di economia. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Tesi (essere in): più che uno stato giuridico accademico è uno stato fisico mentale. Cesco, noto pr veronese, è in tesi da ormai 12 anni e ci vive benissimo. Campa tranquillamente facendo il pr. (Università di Verona, Fil & Mauri)

Time Out: più che un locale un neologismo, un’intercalare, utilizzato di frequente dagli studenti dell’annessa facoltà di economia. Esempi: “cioè … Time Out?”, oppure, “Ieri sera? Time Out?” ma anche “stasera? Time Out!”, o ancora, -E con la ragazza? –Ho cioccato. –Time Out?. Serata top il martedì, tutti in strada, sprezzanti del pericolo. Ogni consumazione può durare fino a due ore. Recentemente è stato colonizzato dai Conquistadores spagnoli (migrazione dal Campus? Time Out) (Università di Verona, Fil & Mauri)

Università: parcheggio per studenti gestito da professori a nome del ministero dell’istruzione. La peculiarità dell’università italiana, rispetto agli atenei europei, è che lo studente italiano non è tenuto a finire gli studi, l’importante è iscriversi. L’iscrizione all’università è un modo di procrastinare l’entrata nel mondo del lavoro per un periodo che l’aspirante adulto può impiegare nei modi che ritiene più creativi, starsene tutto il giorno al bar, giocare a tennis, fare vacanze, coltivare degli hobby. Altro dato importante dell’università italiana è la netta separazione tra docenti (vedi <docente) e (vedi <studente).

King Of Bagher

18 anni 12 mesi fa

Ci vuole troppo a leggerli tutti, mi sono fermato all' Alter ego. Non capisco l'utilità di tutto ciò, comunque in bocca al lupo agli ideatori.
King

King Of Bagher

18 anni 11 mesi fa

Queste valgono?

ABECEDARIO:
Espressione di sollievo di chi si è accorto che c'è anche Dario

BEONE:
Essere il n.1

CERBOTTANA:
Cervo femmina di facili costumi, oppure offesa alla cantante Cher.

CULINARIA:
Associazione Paracadutisti Gay

ESILARANTE
Contadino esile che ara il campo

EQUIDISTANZA
Specie equina da camera

FARISEI:
Gruppo ottico costituito da anabbaglianti,abbaglianti e fendinebbia

FREGATA:
Unità navale sottratta al nemico

INDOSTANO:
"dove li hanno messi?" (gergale)

NIENTEPOPODIMENO:
Lassativo molto molto potente

PANGRATTATO:
Pagnotta ottenuta poco lecitamente

PAPARAZZO:
Missile vaticano

QUADRIGLIA:
Pesce a quattro pinne;si distingue dalla triglia che ne ha tre,dalla
biglia che ne ha due e dalla maniglia che ne ha una.

ROMBO:
Figura geometrica dal rumore caratteristico

SOMMARIO:
Indicativo presente del verbo "Essere Mario"

STERZARE:
Sottomultiplo di squartare

TACCHINO:
Parte della scarpina

TOPONOMASTICA:
Scienza che studia le ragioni per cui il ratto inghiotte il cibo
intero

VERDETTO:
Cosmetico verde (a differenza del rossetto che è rosso)

King Of Bagher

18 anni 11 mesi fa

Nè ho un'altra :

SCONTRINO
piccolo incidente

King Of Bagher

18 anni 4 mesi fa

Ti faccio i miei complimenti, riesci sempre a stupirmi. Ma sei sicuro di non avere una doppia personalità? Sei veramente tu, quello che scrive? Lo stesso che tenta di giocare a pallavolo con noi?

King

WildBoy

18 anni 1 mese fa

Annuntium Vobis Gaudium Magnum: bruttastoria.it è stato recensito su XL, il supplemento mensile di Repubblica, un trafiletto a pag.280, recensione dei siti, sezione bizzare

Comprate XL di questo mese! Bhè! Almeno dateci un occhio!

DELY

18 anni 1 mese fa

Faccio anch'io i complimenti a WB; sono sicura che ...è tutta farina del tuo sacco... ... Potresti sedere sulla poltrona dei parlamentari, forse non saremo a questi livelli.....

WildBoy

18 anni 1 mese fa

Citazione:
Faccio anch'io i complimenti a WB; sono sicura che ...è tutta farina del tuo sacco... ... Potresti sedere sulla poltrona dei parlamentari, forse non saremo a questi livelli.....

Originariamente inviato da DELY

Grazie!!!

Però Dely non esageriamo! Innanzi tutto non è solo farina del mio sacco: il Manuale di lingua e mitologia urbana è un lavoro di equipe. E sta per diventare un libro che verrà pubblicato nel 2007. Ma io seguo solo il filone web.
Per quanto riguarda la mia presenza in parlmento: è vero che la nostra classe politica ha bisogno di una ringiovanita ma ti assicuro che ci sono giovani più preparati e con più passione politica di me. E poi... tu ti sentiresti tranquilla se io ti rappresentassi in parlamento?
Meglio lasciar perdere... io continuo a scrivere e a progettare, che mi diverto di più!

King Of Bagher

18 anni 1 mese fa

Citazione:
...... ma ti assicuro che ci sono giovani più preparati e con più passione politica di me. E poi... tu ti sentiresti tranquilla se io ti rappresentassi in parlamento?
Originariamente inviato da WildBoy

Penso che peggio di così non potresti fare, quindi perchè non provare? Poi sarei sicuro che il tuo programma sarebbe : "chiu pilu per tutti" come dice qualcuno ...

King

WildBoy

18 anni 1 mese fa

Citazione:
Penso che peggio di così non potresti fare, quindi perchè non provare? Poi sarei sicuro che il tuo programma sarebbe : "chiu pilu per tutti" come dice qualcuno ...

Originariamente inviato da King Of Bagher

chiù pilu per tutti potrebbe essere il motto di richard gekko ma io sicuramente avrei come inno "lotta contro l' evasione fiscale, lotta contro il lavoro nero, lotta contro l' uso criminale degli ammortizzatori sociali, lotta contro il precariato immotivato, lotta contro gli sprechi, lotta contro le ingerenze del clero, lotta contro gli estremismi xenofobi, lotta contro le lobby, gli intoccabili e i privilegiati". Con un programma del genere rischio di venire eletto ma mi farei un numero considerevole di nemici!

King Of Bagher

18 anni 1 mese fa

PICCOLO VOCABOLARIO INGLESE - VENETO
It's not finger - no xe dito
This is not his good mother - no xe so mare bona
I ejaculate on it - ghe sbòro
I'll open you like a crostacean - te verso come 'na canòcia
I've burst open my entrail - me so sfondrà el bueo
Taken with the bombs - ciapà co e bombe
Your mother cow - to mare vaca
I'm full of shadows - sò pien de ombre
I'll key she - me a ciavarìa
Rotten budel - bueo marso.
But are you condom? - ma ti xé goldon?
He has pulled me the package - me gà tirà el paco
Go to defecate over a cock field! - va cagàr su un campo de cassi!
Pig the goose - ****a l’oca
Pork dog - ****o can
He was march roasted, ironed on the floor - el gera rosto marso, destirà par tèra
What a cancer you are! - che cancaro che ti xé!
Hip mass - anca massa
This dick! - sto casso!
This pair of browns - sto par de maroni
This pair of balls - sto par de coioni
Does it turn to you to go to the cinema? - te gira de 'ndar al cine?
Throw me a top - buta 'na sima
It touch me to - go me toca 'ndar
Give him a point - moighe un ponto
It knows of freshy - el sà da freschin
I've gone out of feelin' - sò 'ndà fora de sentimento
Give me ten papers - dame diese carte
You go in search of make yourself bad - ti và in serca de farte mal
Let's come back to the bomb - tornemo a bomba
Gold clean very well! - oro puito benòn!
To be on the eggs - star sui vovi
I'm behind to go home - so drio 'ndar casa
Will to do well, jump over me! - voja de far ben, saltime dosso
Did you see yourself? - ma ti te gà visto?
How are you taken? - come ti xe ciapà?
How are you arranged? - come ti xe combinà?
Bring me a shadow of red - portime na ombra de rosso
When well you've gone - co ben ti xe 'ndà
Let it loose - lassa perdar
Did you eat dead childrens with tennis shoes? - ti gà magna putei morti coe scarpe da tennis?
He's full of grapes - el xe pien de ua
What about a turn of shadows? - se femo un giro de ombre?
You have a bad wax - ti gà 'na bruta siera
We've gone in winegar - semo 'ndai in aseo
It catch me well - me vanta ben
I'm pulling the last ones - so drio tirar i ultimi
He's really bad-taken - el xe proprio ciapà mae
It remains themto take us from the bottom too! - ghe vansa anca de torme par el cueo
Would you like a lung? - ti vol un polmon?
Give yourself a remaking - date 'na refada
Are you carved in the marble? - ti xe scolpio nel marmo?
He is in the square - el xe in piassa
Look thaI corner you - vara che te incantono
I'm at cardboards - son a cartoni
I'm a little shakered - so' un fià sbatuo
I've got a few mixing - gò un fià de missiamento
He stinks of wet dog - el spussa da can bagnà
Give up shooting prickings - moighea de sparar cassae
That God taxy-driver - che *** t'assista
He said upon me - el me gà dito sù
To tell the bear's story - contar a storia de l'orso
To go in dry - 'ndar in secca
To go to the bottoms - 'ndar a fondi
Have you got the little illness? - ti gà el morbin?
Look! they are precise! - 'ara! i xe precisi!
Are you sounded? - ti xe sonà?
Are you lightened? - ti xe fulminà?
To clean the priest's passage - netar dove che passa el prete
Also too much! - anca massa!
I was there to do it! - gero la par farlo!
Let's go to the great strand - 'ndemo in spiagion
A covered barbecue - 'na bronsa coerta
There are more days then sausages - ghe xe pi giorni che luganeghe
We make fog! - femo caigo!
Nice move! - bea mossa!
I see you and I don't see you - te vedo e no te vedo
I’m dead-tired - so stufo morto
Are you bringing me for the ass? - ti stà toendome par el cueo?
Rain on the bottom even if are sitted down to unlucky guys - a chi che xe sfortunai ghe piove sul cueo anca se i xe sentai

L'ho trovato e ve lo giro, sapete che in inglese sono una ciofeca. Wb controlla tu se è affidabile.

King