Rimosso il parroco innamorato, la decisione del vescovo di Padova sul sacerdote che aveva chiesto la dispensa per fidanzarsi: "Lasci la chiesa il più presto possibile". Non potrà neppure confessare.
Questo don Sante ha qualcosa in mente. Secondo me della del figlio e del "fidanzamento casto"... è una provocazione per attirare l'attenzione... bolle dell'altro in pentola che i media nazionali, troppo miopi per vedere, non riportano.
Che ne pensate?
Si è parlato spesso dell
Si è parlato spesso dell'opportunità o meno del celibato dei preti. Il discorso è molto complesso, personalmente non saprei se essere favorevole o meno, sono combattuto e trovo dei punti a favore e dei punti contro in entrambe le situazioni.
PRO
1) Probabilmente si risolverebbe il problema della mancanza cronica di preti
2) Forse, e dico forse sarebbero meno i casi di preti pedofili o che comunque commettono atti osceni, certo il pedofilo è un "malato" sia che sia prete o no, ma se anche i preti potessero sfogare i loro istinti naturali e non dover comportarsi "contro natura" obbligandosi alla castità, forse avrebbero meno bisogno di porre la loro attenzione su minori.
CONTRO
1) Ritengo il prete una figura a "servizio" della comunità e come tale non credo lo si possa relegare ad un lavoro, se anch'egli avesse una sua famiglia a cui pensare, dovrebbe mantenerla, educarla, ecc... e quindi già mi vedo la scena di un fedele che chiede di confessarsi e il prete non si trova perchè ai colloqui coi genitori a scuola o alla partita di calcetto del figlio, si rischierebbe appunto di trasformarlo in lavoro, il prete riceve il lunedi/mercoledi/venerdi dalle ... alle ...., per casi urgenti chiamare il ......
Sono curioso di vedere le considerazioni di wb e Lovaz che avranno sicuramente + argomenti di me, grazie al loro percorso formativo.
King
Partendo dal presupposto che
Partendo dal presupposto che alla base del sacerdozio ci dovrebbe essere una chiamata e una sequela non credo proprio che lasciare che i preti si sposino risolva il problema della mancanza di vocazioni.
Probabilmente però aiuterebbe a limitare i danni della pedofilia, giàcchè a volte la privazione provoca disturbi psichici.
Appena ho tempo concludo il discorso
Parlo da profana, ma da
Parlo da profana, ma da persona pratica;
è vero che uno se si fa prete, lo fa per una vocazione seria e profonda, ciò non toglie che se un prete ha la possibilità di avere una famiglia sia per questo meno attaccato alla sua fede.
Ritengo invece che vivendo tutti i giorni i problemi seri di una famiglia, con i figli da educare e crescere, i problemi di lavoro i soldi che non bastano mai, forse sarebbero un po' più vicini alle persone comuni.
Comprenderebbero cosa vive una persona tutti i giorni e secondo me servirebbe anche alla loro vocazione.
Il clero chiama l'endemica
Il clero chiama l'endemica mancanza di preti "crisi delle vocazioni"
Ma c'è una bella differenza fra il dedicarsi al sacerdozio ora rispetto a tanti anni, e addirittura secoli, fa.
Il "farsi prete" era un fenomeno legato a molti fattori, secondo me.
Per secoli i preti sono stati una casta di intoccabili. Diventavano preti non quelli che avevano la vocazione, ma i figli delle famiglie ricche e nobili, dai potenti cognomi. Questi figli diventavano vescovi e papi e, al pari dei re e degli imperatori, facevano intrighi guerre e soprattutto, LA STORIA.
Gli unici a salvarsi da questi intrighi erano, forse, i frati francescani.
Poi con il diminuire del potere della nobiltà, le varie rivoluzioni e il bisogno di allargare la propria popolarità, la chiesa ha aperto i seminari a tutti...e fino a cento anni fa, il seminario rappresentava la possibilità di istruirsi gratuitamente e poi di fare il prete che nella società di allora significava avere potere,donne, figli (tutti sapevano, ma nessuno parlava) fare una vita da ricchi e godere di privilegi di ogni genere.
Man mano che si perdevano questi privilegi, misteriosamente,le chiamate di dio, diminuivano...
Ora fare il prete riserva un minimo di beneficio, anzi in tanti casi è in trincea...
Ora i ragazzi si laureano, vivono bene e nessuno sa cosa sia "la vocazione", nessuno ha intenzione di rinunciare alla vita secolare, alla ragazza, a viaggiare ecc.
La vocazione viene, però, a ragazzi dei paesi sottosviluppati. E i nostri conventi e le nostre chiese si stanno riempiendo di giovani di altri paesi.
Se un ragazzo italiano si fa prete, ora, è davvero convinto di svolgere una missione..ed infatti sono pochissimi.. ma convintissimi.
Sicuramente permettere loro di sposarsi li aiuterebbe a vivere una vita più serena e a capire meglie le problematiche della vita familiare..
Credo che la privazione dell
Credo che la privazione dell'attività sessuale non abbia a che fare con la pedofilia, e che quest'ultima sia una devianza che colpisce l'uomo in genere, anzi forse è una perversione che colpisce chi ha esaurito l'interesse per le esperienze "normali".
Penso che i preti pedofili siano meno in % dei laici pedofili.
Dopodichè tutto si può fare.
Secondo me i preti non dovrebbero sposarsi perchè diventerebbe per forza una professione:
- Benedizione della casa: 30€
- Estrema unzione 50€
anche perchè una famiglia e i figli costano...
Piuttosto sarebbe più logico concedere il sacerdozio alle donne (alle stesse condizioni che oggi si concede agli uomini)
Oppure avere un sacerdote così come oggi ogni 20000 abitanti, e estendere alcune funzioni minori (distribuzione della comunione, benedizini varie,...) a volontari non pagati, ma comunque formati da corsi speciali.
Oppure mettere distibutori automatici a moneta di particole e benedizioni...
Oppure istituire la messa telematica, in DVD, on demand, in streaming, e inventare il masterizzatore di particole...
... mi sono lasciato prendere la mano... scusate